Lucia

A richiesta, inoltro il disperato richiamo di un mio amico hairlover, affinché una sua amica e ragazza di Caserta, in vista dell'imminente matrimonio, non faccia l'enorme cazzata di tagliarsi i capelli. In effetti sono molto lunghi e belli (anche se il fermo immagine non è dei migliori).

Perciò, cara Lucia... please, don't cut your hair. Ovvero... ma perché mai dovresti tagliarteli? In effetti, nel sud italia c'è una strana tradizione che si perpetua di generazione in generazione fra le donne. Una tradizione non scritta ma che esiste a tutti gli effetti. E cioè che se una ragazza si sposa, prima del matrimonio, se ha i capelli lunghi, è opportuno (?) tagliarseli.

Il motivo è di facile interpretazione. I capelli lunghi delle donne sono sempre state usate come arma sessuale, più che di ornamento. I capelli molto lunghi poi sono un simbolo tipico, se ci fate il caso, delle ragazzine. Dal momento che la ragazza è prossima al matrimonio e quindi al passaggio all'età adulta, allora quello stesso mezzo di seduzione non ha più senso che esista e così quel legame viene reciso. Prima di tutto la famiglia. Il piacere di sé viene messo in soffitta.

Questa mentalità del sud italia è figlia del dopoguerra, quando le donne, assai povere non si potevano permette di tenere lunghe chiome. La famiglia innanzi a tutto e i capelli lunghi erano un segno di vanità (quindi anti cristiana) che doveva essere debellato anche per non far correre strane dicerie sulla poveraccia.

Ricordati cara Lucia che prima della guerra, le donne NON se li tagliavano i capelli ma erano trattati con il giusto orgoglio. Aggiustali se vuoi o accorciali un pochino, fai insomma quello che ritieni più giusto, ma non tagliarteli corti. Sii donna in tutta la sua femminilità e avere i capelli lunghi fa la sua bella presenza.

Spero di esserti stata di aiuto.

Per tutti voi altri posto il suo video da youtube: http://www.youtube.com/watch?v=yBSeZI9SCDs

A presto.

 

 

 

Dody Nicolussi

Forse molti di voi non l'hanno mai notata (neppure io) ma spulciando i nomi dal sito telegiornaliste.com, alla fine, giunto alle signore Sky mi sono imbattuto in questa bella signora dall'incredibile chioma, forse la più lunga che mi sia capitata di vedere. Complimenti sognora Dody. Capelli magnifici.

Passionata

Non sempre basta girovagare nel web per scoprire belle donne dai capelli mozzafiato. In questo caso mi è bastato vedere fuori da una vetrina di moda il poster di una modella suadente ed eccitante. Dopo averne ammirato la bellezza, mi sono un pochino soffermato a guardarle i capelli e... wow. Questi si che sono capelli incredibili. Perfetti nella sua grandiosità e nella sua costruzione (quante ore sarà rimasta dal parrucchiere per avere chiome così gonfie e soffici?). Eh si, i capelli sono e possono essere per la donna un'arma di seduzione notevole. Meglio per noi, non vi pare?

Bene, dopo essermi annotato il nome del prodotto PASSIONATA.COM, sono andato a cercare delle foto da cui ho estrapolato queste che ora vi mostro. E come sempre, a voi la parola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commercial 2

Oramai ci ho preso la mano e perciò ecco altri commercial antichi di prodotti per capelli, compreso un bel caschetto che a me piace tanto. Anche se devo dire che fra queste, la terza è la mia preferita. E' un taglio sensualissimo. Molto chic e altrettanto sinuoso e intrigante. Un vero spettacolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commercial

Nel corso degli anni, le forme di comunicazione si sono, per così dire, modernizzate. Nella pubblicità poi, basta guardare spot di appena dieci anni fa che ci fanno sorridere per la loro "innocenza". Negli spot e negli slogan pubblicitari dei prodotti di bellezza per capelli, questa differenza è palese. Se negli anni settanta, non solo il lungo veniva cullato ma amato e ostentato, si cercava di fotografare la bellezza del capello stesso, con i trucchi che la tecnologia di allora poteva offrire, ma senza mai strafare. Oggi, proprio come ho scritto nel post precedente, il tutto è amplificato in modo maniacale. Ora non è più sufficiente che la modella sia una ragazza carina acqua e sapone ma dai bei capelli. No. Oggi deve essere strafiga o super gnocca, famosissima e dai capelli che forse non saranno una bellezza, ma tanto che importa. Provvede dio Photoshop ad aggiustarla. E così ecco che i capelli sono artificiali, quasi disegnati. I piccoli esempi che vi illustro di seguito ne sono l'esempio. Anni settanta. 2000.

 

 

  

P.S.: ripropongo la mia richiesta a chi ne fosse interessata. Cerco ragazze o modelle, con i capelli lunghi (purché belli), per foto artistiche. Niente nudi o cazzate varie. Massima serietà. Il tema saranno ovviamente i capelli. Via mail vi spiegherò di cosa si tratta e come voglio farle. Io sono di Milano, perciò, se ci sono persone quà di zona, meglio ancora. Scrivetemi a: andysat@supereva.it.

Garnier

Garnier, come molte altre case di cosmetica, tendono a strafare sempre con le immagini, pixelate, ingrandite, migliorate, pitturate, saturate... Ciò che si vuole è vendere un prodotto e siamo continuamente bombardati da offerte e super offerte. Veniamo invogliati all'aquisto di cose che o non ci servono o che non ci possiamo permettere.

Nel caso di Garnier settore capelli, cercano di propinare alle donne soluzioni ai loro problemi di bellezza in poco tempo, se non addirittura con uno shampoo, "i tuoi capelli saranno più belli e lucenti che mai." Mah, eppure a me, mi sembra 'na strunzata.

Credo che qualsiasi donna sana di mente vi possa dire che per avere capelli perfetti bisogna averne molta cura, sapere quali prodotti usare e quando andare da un professionista che te li sistemi a dovere. Non penso proprio che uno shampoo rivitalizzante sia in grado di fare i miracoli che promettono nel tempo. Di positivo ci sono solo le spumeggianti foto nei cartelli pubblicitari che ci mostrano belle donne dai capelli super perfetti, anche queste gustosamente ritoccate. Almeno di questo, non avremo di che lamentarci.