E che saldi. Diciamo pure che non appena hanno aperto i negozi, da bravo consumatore mi sono fiondato nei negozi più In che vendevano vestiti a prezzi accessibili. Devo ammettere che ho fatto una scelta azzeccata a mettermi all'opera di primo mattino. Ma perché sto divagando con i saldi? Qualcuno di voi si sarà già detto "aspetta, che ora arriva il bello". Altro ché se arriva. Milano è la città per eccellenza della vanità. Veniamo agli avvenimenti di oggi. Sono in fila alla cassa. Aspetto con pazienza il mio turno finché una ragazzina di quindi anni, sudamericana, assieme a sua madre, si sposta proprio dietro di me per stare più vicino alla madre. I capelli, lunghi e neri, raccolti in una coda di cavallo, incominciano a muoversi impazziti per tutto il mio braccio. Su e giù. Su e giù. Caspita, stavo impazzendo. Se la fila non si fosse mossa mi sarei gettato come un deficiente per annusarle i capelli. Cinque minuti dopo, entra una bella bionda... ragazzi, la dovevate vedere. Capelli biondo scuro, lunghissimi e lisci fino al sedere e taglio diritto. La guardavo geloso del suo ragazzo. Che cosa non le farei a quei capelli... Comunque era uno spettacolo difficile che passasse inosservato. Proprio la madre della ragazzina di poco prima, vedendola, le rispose alla figlia che le indicava quei capelli, che ero curatissimi e favolosi con un pizzico di sana invidia. Come una farfalla, la gnocca andò via ma fu una visione celestiale. Poi, mi sposto da Corso Buenos Aires in centro, in Corso vittorio emanuele. E la...... ho visto una castana con un chignon perfetto, in vecchio stile ottocento. E giù a sbavare. Dopo, mi affianca una mora, dai capelli lunghissimi e lisci che si riflettevano splendidamente al sole. E dinuovo giù a sbavare. Entro in un'altro negozio ed ecco una ragazzina indiana, questa volta non con la solita treccia, ma dalla folta capigliatura nera appena lavati, curatissimi e con le punte tagliate da Dio. Oddio, incomincio a stare male. Se solo avessi avuto una macchina fotografica con un abiettivo da 300 mm. Ma ahimé, non avevo nulla con me. Quanto amo i saldi. Ogni volta scendono a milano dai paesi fiori di ragazze da farmi mandare in manicomio dalla libido. Vediamo a domani se sarò altrettanto fortunato... e questa volta mi porto la macchinetta. Ciaoooooooo